La Domus Romana a Ferentino

Le prime notizie dell’ esistenza di una Domus romana all’ interno del Palazzo Consolare, in parte ora sede della Pro Loco, risalgono al 1905 ad opera dell’ arch. Luigi Morosini che con il cognato Giuseppe Sacconi svolse lavori secondari nella costruzione del Vittoriano.

Essa è stata rinvenuta tra il piano terra e le fondamenta del Palazzo Consolare, la struttura che si affaccia sull’ attuale Piazza Mazzini è stata rimaneggiata durante i secoli.
In passato era stata una sorta di rimessaggio dei lavoratori comunali e molte volte adibito a canile per la custodia dei cani randagi. Durante i lavori di ristrutturazione, effettuati negli ultimi anni del secolo scorso, sono stati riportati alla luce pavimenti musivi bianco-neri, resti di muri divisori degli ambienti domestici, l’impluvium di un atrio, lacerti di intonaci affrescati, documentando la presenza di una domus di epoca repubblicana, abbattuta e ricoperta da opere successive.
A meno di un metro di profondità è possibile vedere il pavimento in mosaico bianco con tessere minute.
In questa Domus privata, datata II sec. d. C., sono state individuate anche fasi edilizie più antiche di epoca sia repubblicana che arcaica (VI sec. a.C.), questo fa si che il Palazzo Consolare diventi un esempio unitario di continuità insediativa nell’ambito del tessuto storico ed urbanistico della città.

Sono stati recuperati e sono visibili:
• L’Atrio con tracce di mosaico pavimentale – tessere bianche e nere;
• Due vasche per l’impluvium, ossia la raccolta di acqua piovana – costituito
da lastre di peperino grigio e modanatura sagomata a doppio toro;
Muratura in parte originaria;
Fognoli per il deflusso dell’acqua situati sotto il pavimento.

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