Anagni. Eccezionale scoperta archeologica in località Fontana Ranuccio: rinvenuti resti di un pachiderma vissuto 3/400.000 anni fa!

Si tratta di un Elephas antiquus forse rimasto impantanato in una palude nel Pleistocene medio con una zanna lunga oltre tre metri quasi perfettamente conservata risalente al periodo in cui anche il territorio di Anagni era una terra africana di elefanti.

Ha fatto la sua comparsa sulla Terra all’incirca 550.000 anni fa e si è estinto, definitivamente, circa 70.000 anni fa ed era fra le specie più diffuse in Europa meridionale, quindi anche in Italia: il Palaeoloxodon antiquus, ben più grande dei pachidermi attuali, viveva in foreste o in praterie ricche di macchie di alberi decidui ma alcuni ritrovamenti indicano anche una penetrazione nelle foreste di conifere della fascia temperata.

E il territorio di Anagni, nel periodo compreso tra il Pleistocene medio e quello superiore, era caratterizzato proprio da questo tipo di foreste. E’ qui, precisamente in località Fontana Ranuccio, periferia di Anagni, che i ricercatori dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana (IsIPU) diretti dal prof. Stefano Grimaldi hanno rinvenuto una zanna lunga oltre tre metri e altri resti ossei di questo antico elefante, alcuni dei quali ancora in connessione.

Una scoperta importante perché consente di effettuare uno studio esaustivo della variabilità dimensionale e morfologica di questa specie di animale e di compararne le caratteristiche con quelle delle specie viventi.

“Ma non solo; in questo prezioso giacimento paleontologico sono stati rinvenuti, nel tempo, straordinari reperti risalenti allo stesso periodo: ossa di bue primigenio, lupo, rinoceronte, cervo e altri animali, le cui carni, probabilmente, sono state utilizzate come risorsa alimentare dall’Homo Heidelbergensis antenato dell’Homo di Neanderthal”, ha spiegato ad anagnia.com Luciano Bruni, appassionato studioso anagnino di Archeologia.

Lo straordinario ritrovamento avviene in concomitanza con il concludersi delle visite guidate in loco organizzate dallo stesso IsIPU attraverso le quali il pubblico, dal 3 fino ad domani – venerdì 14 agosto – ha potuto seguire in diretta le ultime fasi dei lavori di indagine nel giacimento risalente a circa 3/400.000 anni fa, nel Pleistocene medio, eccezionalmente conservatosi fino ad oggi. Quando la campagna anagnina era davvero una terra africana di elefanti, e per il clima, la varietà del suo ambiente, la ricca vegetazione, la presenza di corsi d’acqua e soprattutto di aree paludose permise ad una fauna ricca e diversificata di prosperare.

 

Articolo e foto: Ivan Quiselli

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