Vittorio De Sica

Vittorio De Sica nasce a Sora (Fr) il 7 luglio 1901 da una famiglia umile e crebbe a Napoli, dove studiò fino ai 15 anni prima di trasferirsi a Roma dove conseguirà il diploma di ragioniere.

I primi successi

A 16 anni fece il suo debutto in teatro e in pochi anni diventò la star delle mattinèe e nel 1932 raggiunse il successo cinematografico con “Gli uomini che mascalzoni!”.
Nel 1933 fondò la sua compagnia teatrale con la moglie Giuditta Rissone e Sergio Tofano.

Oscar Speciali

Personaggio assai distinto, malgrado le umili origini, dotato di grande talento anche nella recitazione, De Sica è stato, insieme a Roberto Rossellini, il caposcuola della corrente cinematografica del neorealismo, periodo in cui escono “Sciuscià” (ritratto dell’infanzia abbandonata) e, due anni dopo, “Ladri Di Biciclette”, sulla triste condizione dei disoccupati nel dopoguerra.
Arrivano presto due oscar speciali, una sorta di miglior film straniero che ancora non esisteva all’epoca, per Sciuscià (1946) e Ladri di Biciclette (1948).

La Ciociaria un film pluripremiato

L’apice arriva con La Ciociara, del 1960, tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia, che vanta una vibrante interpretazione di Sophia Loren, la quale vinse tutti i premi possibili: Nastro d’argento, David di Donatello, Palma d’oro al Festival di Cannes e il Premio Oscar per la miglior attrice. Con la Loren lavorò anche in seguito, nel celebre episodio La riffa inserito nel film collettivo Boccaccio ’70 (1962), quindi in coppia con Marcello Mastroianni in Ieri, oggi e domani (1963), con tre indimenticabili ritratti di donna (la popolana, la snob e la mondana) e terzo suo Oscar, Matrimonio all’italiana (1964), trasposizione di Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, e I girasoli (1970).

1972 Ennesimo premio Oscar

Nel 1972 ottenne un quarto Premio Oscar con la trasposizione filmica del romanzo di Giorgio Bassani Il giardino dei Finzi-Contini, storia drammatica della persecuzione di una famiglia ebrea ferrarese durante il fascismo; quest’opera ottiene anche l’Orso d’oro al Festival di Berlino del 1971. L’ultimo film da lui diretto è la riduzione di una novella di Luigi Pirandello, Il viaggio (1974), interpretato ancora da Sophia Loren, accanto a Richard Burton.

Oltre 150 Film

Come attore, Vittorio De Sica ha partecipato a più di centocinquanta film, ha impersonato il maresciallo dei carabinieri Antonio Carotenuto in Pane, amore e fantasia (1953), di Luigi Comencini, ed è stato protagonista di Il generale Della Rovere (1959), di Roberto Rossellini. Separato dalla prima moglie, De Sica ha vissuto con l’attrice spagnola Maria Mercader dal 1942. Nel 1968, ha preso la nazionalità francese per ottenere il divorzio (in Italia non era ancora possibile) e sposare la sua compagna.

Curiostità:

Seppur divorziato, De Sica non seppe mai rinunciare alla sua prima famiglia. Avviò così un doppio ménage, con doppi pranzi nelle feste e uno stress notevole. Si racconta che alla Vigilia e all’ultimo dell’anno mettesse l’orologio avanti di due ore in casa della Mercader per poter brindare alla mezzanotte. La prima moglie accettò di mantenere una routine di matrimonio apparente pur di non togliere alla figlia la figura paterna.

Il grande regista è morto a Neuilly-sur-Seine, in Francia, il 13 novembre 1974, in seguito ad un intervento chirurgico.

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