Veroli

Veroli

L’etimologia del nome ha diverse ipotesi, molte bizzarre e affascinanti, ma la più veritiera è quella che Verulae significhi «luoghi adatti a sorvegliare e difendersi».

Come la maggior parte dei borghi della Ciociaria, anche Veroli è un affascinante borgo medievale, dalle origini molto antiche. I fondatori della città furono gli Ernici, che fortificarono il colle, dove tutt’oggi sono visibili i resto delle mura e l’acropoli.
L’antica Verulae, vanta un’alleanza con Roma, come testimoniano ancora oggi sia il suo stemma con la scritta “verulana civitas almae urbi confederata”, sia i ritrovamenti delle antiche tavole dei “Fasti verulani” : un calendario romano di marmo, risalente al I secolo d.C.
Per questo ancora oggi i famosi Fasti Verulani è l’evento culturale più importante della città.
Fu sede vescovile, e la testimonianza sono le numerose chiese presenti nel borgo.
Nel suo vasto territorio è inoltre situata la nota Abbazia Cistercense di Casamari ove, invece, scolpiti elegantemente in diversi angoli del sacro edificio, sono visibili alcuni simboli massonici.

Da vedere:

L’Abbazia di Casamari
L’abbazia di Casamari, con il suo stile gotico cistercense, è sicuramente uno dei monasteri più importanti del panorama italiano. Edificata nel 1203, è situata in un territorio del Comune di Veroli (Fr), fu elevata nel 1957 da papa Pio XII alla dignità di Basilica Minore.
Edificata sulle rovine di un antico municipio romano, prende il nome Casamari dal latino “Casa di Mario”, Caio Mario celebre condottiero romano.
Furono i benedettini nel XI secolo ad insediarsi nel luogo e fondare l’abbazia.
Secondo alcune fonti, Chartarium Casamariense, nel 1005 i monaci della vicina Veroli decisero di riunirsi in un monastero e scelsero Casamari .
Intorno al 1140 i benedettini vennero pian piano sostituiti dai monaci cistercensi.
Nel 1623 i monaci si ridussero di numero.
Nel 1974 l’abbazia fu dichiarata monumento nazionale riacquistando prestigio e stabilità economica.
Nel 1929 la congregazione di Casamari fu eletta canonicamente congregazione monastica e fu aggregata alle altre dell’ordine dei Cistercensi.
La sua struttura, simile a quella dei monasteri francesi, è formata da un ingresso con una porta a doppio arco e da un giardino con un chiostro centrale, quadrangolare, con quattro gallerie con copertura semicilindrica.
L’aula capitolare è un ambiente formato da nove campate e da quattro pilastri ed è usata per le riunioni. Dal chiostro si accede alla chiesa che è a pianta basilicale a tre navate; la facciata presenta all’esterno un grande portico, dietro l’altare si trova il coro costruito nel 1940. Le finestre della chiesa presentano delle lastre di alabastro al posto dei vetri.
L’abbazia è sede ci varie attività come la farmacia, la liquoreria, restauro di libri, biblioteca e museo archeologico.
La prima farmacia all’interno del monastero fu fondata nel 1760 e chiusa durante il periodo napoleonico (1811).
L’attuale farmacia fu inaugurata nel 1948 con due sale, una di vendita e un laboratorio.
La biblioteca è caratterizzata da un soffitto a cassettoni sostenuto da quattro archi a tutto sesto. Nel suo interno troviamo oltre 80.000 volumi tra i quali un antico manoscritto “Regola di San Benedetto” risalente alla fine del XII secolo.
Basilica Santa Maria Salome
Santa Maria Salome è la protettrice di Veroli, la Chiesa a lei dedicata è stata costruita nel  luogo dove furono ritrovati i resti della Santa nel 1209. Dal sepolcro, inizialmente fu costruito un oratorio, che in seguito fu ampliato.
Internamente ha tre navate e una tela con che raffigura la Santa Salome si trova nell’abside centrale.
Nella Basilica troviamo affreschi risalenti al XIII secolo e una statua lignea di Santa Salome, di scuola berniniana del XVII secolo.
Nel 1742, il Vescovo Tartagni, fece costruire, nella Cappella della Confessione, un mausoleo dove sono custodite le ossa della Santa.
Biblioteca Giovardiana
La Biblioteca Giovardiana è una delle biblioteche pubbliche più antiche d’Italia, fondata il 20 gennaio 1773 da Mons. Vittorio Giovardi per opera dell’Architetto Niccolò Fagiuoli. Internamente, come caratteristica delle biblioteche del 700, è composta da due sale, una, molto ampia, era utilizzata per la consultazione e la conservazione dei testi, e una principalmente utilizzata per la conservazione di manoscritti.
In essa troviamo custoditi 20.000 volumi, risalenti dal XV secolo e 550 manoscritti latini, greci, etiopici e siriaci dal XII secolo.

• Cattedrale di S. Andrea e Tesoro

• Chiesa di S. Leucio (sec. XIII)

• Chiesa di S. Erasmo

• Chiesa di S. Paolo

• Chiesa dell’Olivella

• Borgo medievale S. Croce

• Fasti Verulani

• Mura Megalitiche

• Monumento all’Emigrante

• Cippi Confinari Stato Pontificio-Regno delle due Sicilie

• Prato di Campoli

• Le erbe dei Monti Ernici

• Veroli sotterranea

• Museo delle Erbe

• Museo Archeologico

• Biblioteca Giovardiana

• Biblioteca Comunale

• Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Casamari

• Museo del Tesoro del Duomo di S.Andrea

 

©PhotoCredits Elio Presciani, Maria Elena Mastracci

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