Il palazzo, oggi famoso come Palazzo di Bonifacio VIII, fu teatro l’8 settembre 1303, del leggendario episodio dello “Schiaffo di Anagni” da parte di Sciarra Colonna allo stesso Bonifacio VIII, celebrato anche da Dante nel XX canto del Purgatorio « Veggio in Alagna ìntrar lo fiordaliso».
Esternamente l’edificio presenta una grande loggia, due archi in pietra e una scalinata che accede al primo piamo della struttura.
Internamente è composto da diverse sale:
La sala delle scacchiere, che prende il nome dall’affresco della parete, dove forme quadrilobe formano delle scacchiere. La tradizione vuole che sia proprio questa la sala de “lo schiaffo”;
La sala delle oche, che prende il nome dal grande affresco della sala, composto da riquadri che contengono figure di volatili, una sorta di atlante della cacciagione dell’epoca, ispirato alla classificazione degli uccelli presente nel trattato di falconeria De arte venandi cum avibus di Federico II di Svevia.
Attualmente nel palazzo è allestito il Museo Bonifacio VIII, con documenti sulla vita del pontefice, una raccolta archeologica e una mostra documentaria relativa alla storia e ai monumenti di Anagni.
©PhotoCredits Elio Presciani , Maria Elena Mastracci