FERENTINO

Il nome Ferentinum (participio presente del verbo latino ferre: produrre) racchiude in se la fertilità e all’ingegnosità delle gente che lo abitava.

Le sue origine sono antiche e velate dal mistero, infatti si pensa che sia stata fondata dal Dio Saturno.
Arroccata su di un colle che affaccia sulla Valle del Sacco protetta da mura ciclopiche, una cinta composta da blocchi di pietra posati a secco e ad incastro a formare fortificazioni lunghe circa 2.500 metri, comprendenti 12 porte. Vista l’imponenza della cinta muraria, nacquero diverse teorie sulla loro costruzione, la leggenda narra che siano stati gli antichi ciclopi gli unici in grado di costruirne le possenti mura. Da qui il nome di “Ciclopiche”. Nelle mura si aprono 12 porte, tra cui spicca la cosiddetta “Porta Sanguinaria”, la porta più importante e meglio conservata. Il nome è dovuto alle cruenti battaglie, avvenute nei pressi della porta e al ricordo del percorso dei condannati a morte, che dalla porta uscivano per essere giustiziati.
Merita una visita anche l’Acropoli, costruita in due epoche diverse, il basamento è in grandi blocchi di calcare e i muri direttamente sovrastanti sono in travertino.
Ancora in uso oggi è il Mercato Romano, risalente all’epoca sillana (II – I secolo a.C.). Questo mercato può essere definito come il prototipo dello schema che sarà tipico di questo genere di costruzioni

Attualmente la città vanta innumerevoli reperti archeologici, visibili passeggiando tra l’antico borgo.

Da vedere:

Concattedrale SS. Giovanni e Paolo
Conosciuta anche come Il Duomo di Ferentino, sorge sull’antica Acropoli della città. Originariamente la chiesa, costruita sui resti di un antico tempio romano, era di epoca medievale, in seguito alle ristrutturazioni del XII secolo vi furono trasferite le reliquie di San Ambrogio, ancora oggi patrono della città.
L’edificio presenta una faccia sobria e semplice sulla quale si aprono 3 porte, con la centrale più grande è affrescata la Vergine col bambino tra in santi Giovanni e Paolo, su una lunetta centrale.
Una ricca pavimentazione cosmatesca caratterizza l’interno, in tre navate sormontate da arcate con copertura a capriate.
Nel XX secolo, alcuni restauri portarono alla costruzione, sotto l’altare maggiore, di un sacello, un piccolo recinto sacro,  per conservare le reliquie del martire Ambrogio.

Chiesa abbaziale di Santa Maria Maggiore
Rappresenta uno dei primi monumenti in stile gotico cistercense del basso Lazio. Costruita intorno alla metà del XIII secolo ad opera degli stessi monaci cistercensi.
Monastero di Sant’ Antonio Abate
Il suo stile romanico colloca la costruzione del Monastero ad opera dell’Ordine dei Celestini intorno al XII secolo.
Fondato da papa Celestino V, di cui accolse le spoglie fino al 1327. Per scarsità di monaci, divenne in seguito grangia della chiesa di Sant’Eusebio a Roma.
La sua facciata ha un portale a capanna, una finestra e un semplice e sobrio campanile, rende subito palpabile il carattere povero della struttura.

Le mura
Le mura risalgono al VI secolo s.C. e racchiudono il centro storico della città e la loro funzione era di protezione. Le mura, dette anche ciclopiche, sono composte da blocchi di pietra posati a secco e ad incastro a formare fortificazioni lunghe circa 2.500 metri, comprendenti 12 porte. Vista l’imponenza della cinta muraria, nacquero diverse teorie sulla loro costruzione, la leggenda narra che siano stati gli antichi ciclopi gli unici in grado di costruirne le possenti mura. Da qui il nome di “Ciclopiche”. Nelle mura si aprono 12 porte, tra cui spicca la cosiddetta “Porta Sanguinaria”, la porta più importante e meglio conservata. Il nome è dovuto alle cruenti battaglie, avvenute nei pressi della porta e al ricordo del percorso dei condannati a morte, che dalla porta uscivano per essere giustiziati.

Nelle mura si aprono 12 porte:

  • Porta Sanguinaria
  • Porta Maggiore o di Casamari
  • Porta Montana
  • Porta Sant’Agata
  • Porta Stupa
  • Porta Pentagonale
  • Porta di Santa Croce
  • Porta Castello
  • Porta d’accesso all’acropoli o Arco del Fattore
  • Porta di accesso al percorso sotterraneo architravato con pietre megalitiche di Grotta Para
  • Porterula a Nord Ovest
  • Porterula a Sud Ovest

L’Acropoli
Su una vasta area sorge l’Acropoli fortificata da una possente opera muraria, realizzata secondo due tecniche diverse: la base è formata da grossi blocchi calcarei sovrastati da blocchi di travertino. La coesistenza di queste due tecniche ha reso problematica la datazione delle mura, che vengono fatte risalire a due epoche storiche diverse, molto antica la parte calcarea inferiore, e di età sillana la parte in travertino.

Mercato Romano
Risalente al I secolo a.C., in piena epoca sillana, presenta una pavimentazione in opus incertus, una tecnica edilizia romana. Inserito nel tessuto murario dell’Acropoli, presenta un piano di 12 metri inferiore. L’ingresso presenta un arco alto 8 m, che alla luce solare di penetrare fin dalle prime ore del mattino illuminandolo nella zona più interna. Internamente è l’ambiente è lungo 24 m, e ospita cinque botteghe, con volte a botte, coperte. Questo mercato può essere definito come il prototipo dello schema che sarà tipico di questo genere di costruzioni. Essendo perfettamente conservato, è tutt’oggi utilizzato.

Lago di Canterno
E’ un lago di origine carsica situato nel cuore degli Ernici, e tocca i comuni di Ferentino, Fiuggi, Fumone e Trivigliano.
Il lago non è balneabile e il livello delle acque dipende molto dalla piovosità del periodo.

Nel 1997 venne istituita la Riserva naturale del lago di Canterno su una superfice di 1824 ettari, che comprende i comuni di Ferentino, Fiuggi, Fumone, Torre Cajetani e Trivigliano.

Nel 1997 sul gruppo del Monte Porciano La Monna è stata istituita la Riserva naturale del Lago di Canterno[2], che si estende su 1.824 ettari nei comuni di Ferentino, Fiuggi, Fumone, Torre Cajetani e Trivigliano. La riserva, caratterizzata dalla zona umida costituita dal lago, è gestita dall’Azienda Speciale Consortile Riserva Naturale Lago di Canterno.

  • Chiesa di S. Antonio Abate (luogo prima sepoltura di Celestino V)
  • Chiesa di S. Maria Maggiore (sec. XIII)
  • Chiesa di S. Francesco
  • Chiesa di Santa Lucia
  • Chiesa di S. Pancrazio
  • Chiesa di S. Ippolito
  • Chiesa di S. Agata
  • Chiesa di S. Chiara e annesso monastero di clausura
  • Chiesa di S. Valentino
  • Chiesa della Madonna del Buon Consiglio e annesso monastero francescano
  • Statua della Beata Caterina Troiani
  • Brefotofrio medievale
  • Chiesa di S. Giovanni Evangelista
  • Monumento Don Giuseppe Morosini
  • Resti di una Casa Torre (presso S. Lucia)
  • Resti di una Domus Romana (Piazza Mazzini)
  • Acropoli
  • Archi di Porta Casamari
  • Avancorpo dell’acropoli
  • Testamento ad Aulo Quintilio (loc. La Fata)
  • Mura Ciclopiche
  • Porta Sanguinaria
  • Porta S. Agata
  • Porta Montana
  • Porta S. Croce
  • Porta Casamari
  • Piazza Duomo
  • Palazzo Cavalieri Gaudenti (sec. XIII)
  • Palazzo di Innocenzo III
  • Palazzo Martino Filetico
  • Palazzo Vescovile
  • Palazzo Consiliare
  • Palazzo Giorgi – Roffi Isabelli
  • Teatro romano (II sec. d.C)
  • Mercato coperto romano (sec.II-I a.C)
  • Torre Noverana
  • Ponte Sereno
  • Monumento ai Caduti della Grande Guerra (Piazza Matteotti)
  • Terme di Pompeo
  • Lago di Canterno
  • Museo Celestiniano presso Chiesa di Sant’Antonio

©Photo by Ivan Quiselli

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