BOVILLE ERNICA
BOVILLE ERNICA
Boville Ernica (Bauco in dialetto locale) ,è entrato a far parte del circuito dei borghi più belli d’Italia.
Boville Ernica veniva chiamata Bauco (buco) fino al secolo scorso, dovuta al fatto che nella zona in cui sorge si osservano grandi buche o grotte. Nel 1907 l’amministrazione cittadina chiese ed ottenne il cambio nella denominazione attuale. Il nome deriva dalla congiunzione di due parole latine: “bovis” (del bove) e “villae” (città), cioè “Città del dio Bove”.
Le sue origini sono antiche ed ha visto il suo sviluppo in 3 fasi storiche: Preromana – Romana – Medievale.
Il suo borgo è un intreccio di viuzze, vicoletti e piazze protetto da maestose mura, tutt’oggi rimaste intatte con le sue torri e gli archi delle porte che rendono ancor più affascinante l’ingresso alla città.
Le mura difensive, che facevano di Bauco un paese inespugnabile, ancora oggi con la chiusura dei cancelli delle tre porte cittadine, renderebbe impossibile l’accesso al borgo.
Da vedere:
Chiesa di San Pietro Ispano con Mosaico di Giotto e sarcofago Paleocristiano
Edificata nel XII secolo, sulla grotta dove, il penitente San Pietro Ispano dimorò in penitenza. La grotta è ancora visibile nella cripta presente nel suo interno.
Nella chiesa sono conservate opere molto preziose salvaguardate dal Mons. Simoncelli.
La Cappella Simoncelli
Entrando in chiesa troviamo la Cappella Simoncelli che ospita una delle opere più importanti “il mosaico di Giotto” proveniente dalla basilica di San Pietro in Vaticano. Il mosaico è di forma circolare di circa 70cm in cui è raffigurato un Angelo a mezzo busto. L’importanza di questo mosaico è che è l’unico rinvenuto integro fino ai nostri giorni.
Croce in porfido del primo Giubileo
La croce veniva esposta per l’adorazione dei fedeli per aprire il Giubileo nella vecchia basilica vaticana e che venne baciata da re, pontefici e imperatori (si dice anche da Dante Alighieri in occasione del Giubileo del 1300).
Sarcofago paleocristiano
Risalente al IV secolo d.C., l’antico sarcofago fu rinvenuto nel 1941. In esso sono raffigurati due episodi della Sacra Bibbia: I tre fanciulli e le fornaci ardenti dell’Antico Testamento e la Natività del Nuovo testamento. La produzione dei sarcofagi romani con decorazione scolpita si sviluppa dagli inizi del II secolo in seguito al progressivo abbandono del rito dell’incinerazione (cremare i defunti) a favore di quello dell’inumazione (seppellimento) che, nel corso del secolo, si impone in tutto l’impero.
Le mura
Boville Ernica fu uno di borghi più fortificati della Ciociaria, come dimostra l’ancora oggi originaria cinta muraria e le torri di avvistamento. Il suo borgo è un intreccio di viuzze, vicoletti e piazze protetto da maestose mura, tutt’oggi rimaste intatte con le sue torri e gli archi delle porte che rendono ancor più affascinante l’ingresso alla città.
Le mura difensive, che facevano di Bauco un paese inespugnabile, ancora oggi con la chiusura dei cancelli delle tre porte cittadine, renderebbe impossibile l’accesso al borgo.
- Chiesa di San Michele Arcangelo
- Chiesa di Santo Stefano
- Santuario di S. Liberata
- Il sarcofago paleocristiano in San Pietro Ispano
- Cinta muraria con torri
- Convento e Chiesa di San Francesco
- Chiesa di Santa Maria del Suffragio
- Chiesa della Vergine del Carmelo
- Portale del Vignola Palazzo Filonardi
- Palazzo Vizzardelli con torre Cometti
- Palazzo de Angelis
©Foto Proloco Boville Ernica