Abbazia di Montecassino

Abbazia di Montecassino

Fondata da San Benedetto da Norcia nel 529, con lo scopo di ospitare lui e quei monaci che lo seguivano da Subiaco.,  sorge sulle rovine di un antico tempio dedicato ad Apollo. Nel corso della sua storia ha subito distruzioni e saccheggi e svariate ricostruzioni.

Nel periodo medievale l’abbazia fu centro attivo di cultura con i suoi abati, le sue biblioteche, i suoi archivi e le scuole scrittorie.
Testimonianze storiche del più alto interesse e di sicura validità sono state raccolte e tramandate a Montecassino: dai primi preziosi documenti in lingua volgare ai famosi codici miniati cassinesi, ai preziosi e rarissimi incunaboli. Il più illustre dei suoi abati fu forse Desiderio – il futuro papa Vittore III (sepolto nell’abbazia stessa) – che alla fine dell’XI secolo fece ricostruire completamente l’abbazia ed ornò la chiesa di preziosissimi affreschi e mosaici, il cui riflesso si può ancora oggi scorgere in quelli che lo stesso abate fece eseguire in Sant’Angelo in Formis.

Lo stesso abate fece sforzi economici notevoli per la ricostruzione dell’Abbazia, utilizzò materiali lapidei peovenienti da Roma e ingaggiò illustri mosaicisti direttamente da Bisanzio.

Nel 1349 un terremoto distrusse l’Abbazia che venne ricostruita nel 1366. Durante in XVII secolo, con le decorazioni pittoriche di molti artisti come Luca Giordano, Francesco Solimena e Giovanni De Matteis, assunse l’aspetto di un monumento tipico barocco napoletano.

 

Nel febbraio 1944, durante la battaglia di Montecassino, fu distrutto dal bombardamento delle forze alleate.
Grazie all’Arciabate Gregorio Diamare e al colonello Julius Schlegel preziosi documenti furono messi in salvo.
La successiva ricostruzione,  avvenuta dal 1948 al 1656 sotto la direzione dell’ingegner Giuseppe Breccia Fratadocchi, mirò soprattutto a riprodurre esattamente le architetture distrutte secondo lo stile originale.

 

Papa Benedetto XVI, che scelse il nome proprio ispirandosi a San Benedetto da Norcia,  si è recato in visita a Montecassino il 24 maggio 2009, nel 65º anniversario della distruzione dell’abbazia e ha pregato sulla tomba del santo, ricordandone l’importanza nella formazione culturale europea.

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